Da alcune settimane in Città è ritornato prepotententemente d’attualità il tema dell’inquinamento da PCB in gran parte dell’area a sud della Caffaro. Ma l’inquinamento di questa fabbrica chimica non si è diffuso solo attraverso i canali e le rogge. In franciacorta il PCB, in compagnia di numerosi altri metalli e composti chimici pericolosi, è arrivato a bordo dei camion.
Quella che potete ascoltare in questo post è la storia della Vallosa, cava divenuta discarica di rifiuti industriali negli anni 70. Ancora oggi, a quarant’anni di distanza, in quella fossa ci sono almeno 100 tonnellate (per alcuni il doppio) di PCB, senza nessuna misura di sicurezza, coperture o impermeabilizzazioni. E insieme al PCB altre tonnellate di diversi rifiuti industriali.
Le analisi del sangue e degli abitanti del luogo hanno riscontrato alti livelli di pcb. Alcuni Orti limintrofi alla cava hanno valori di PCB 8500 volte oltre il limite di legge.
La storia di questo, brutto, angolo di Franciacorta ci viene raccontata da Amilare Barucco della lista civica Comunità Solidale di Passirano